Pavimento della cucina: molteplici possibilità
Piastrelle, pietra naturale, parquet, sughero, laminato, microcemento o il buon vecchio linoleum? Tutto è possibile. Anche un mix di materiali e design, a patto che la vostra cucina sia abbastanza grande. Scegliere il pavimento perfetto per la cucina non è certo semplice.
1. Piastrelle
Le piastrelle sono il classico tipo di pavimento per le cucine. Sono realizzate in ceramica o in grès porcellanato. I vantaggi di un pavimento piastrellato sono la sua robustezza e il fatto di essere facilmente pulibile bagnandolo o usando una scopa a vapore, quindi è molto igienico. Inoltre, la combinazione delle piastrelle e del riscaldamento a pavimento è ottima. Uno svantaggio, tuttavia, è la sua durezza: se le stoviglie cadono a terra è molto probabile che si rompano. I design disponibili sono tantissimi e vi sono alternative alle giunture bianche che sembrano attrarre lo sporco. Un pavimento piastrellato può essere abbastanza economico, a seconda della scelta delle piastrelle, e dura da due a quattro decenni.
2. Pietra
La pietra è resistente, robusta e facile da pulire. Si abbina bene ai sistemi di riscaldamento a pavimento e conferisce alla cucina un aspetto naturale, soprattutto nella versione non lucidata. Le lastre di pietra sono piuttosto costose, quindi è meglio rivolgersi a un professionista per la posa. Un pavimento in pietra in cucina ha una durata di vita di circa 50 anni. Tuttavia va prestata attenzione alle pietre più morbide, come il marmo, che è sensibile al calcare: se vivete in un luogo con acqua molto dura, gli schizzi devono essere asciugati immediatamente.
I pavimenti in pietra hanno sempre un fascino particolare. Tuttavia, occorre prestare particolare attenzione alla pietra di alta qualità, come il marmo.
3. Laminato
Il laminato è un altro materiale estremamente diffuso per i pavimenti delle cucine, facile da pulire e praticamente non soggetto alle abrasioni. È disponibile con diversi motivi: cosa scegliere tra legno, pietra, marmo, ardesia, effetto cemento o mosaico? Un pavimento in laminato ha una durata di vita di circa 20 anni ed è notevolmente più economico di un pavimento in legno o in pietra. Tuttavia, per la pulizia è preferibile inumidirlo soltanto senza bagnarlo eccessivamente. Il laminato più morbido non è consigliato per i proprietari di cani: se il cane graffia il pavimento, il laminato non può essere levigato, a differenza del legno o della pietra. Tuttavia, è possibile installare il laminato a incastro da soli senza particolari conoscenze preliminari. Attenzione: alcuni laminati di qualità inferiore non sono adatti alla combinazione con il riscaldamento a pavimento.
Il laminato è molto versatile, ha diversi vantaggi e la posa può essere effettuata facilmente anche da soli. Questo pavimento non è però adatto a tutte le cucine.
4. Parquet
Un pavimento in parquet può durare per generazioni, e un sottile strato lucido lo rende ancora più bello. Con almeno cinque millimetri di strato di usura, può essere levigato più volte se necessario. Il parquet è estremamente resistente al calpestio, ma non così resistente ai graffi come la pietra o le piastrelle. Se è trattato per essere resistente all’umidità, gli spruzzi d’acqua non sono un problema. L’aspetto di un parquet, ma anche la sua robustezza, dipendono dal legno utilizzato e dal prezzo. Tra i legni piuttosto duri e quindi adatti alla cucina vi sono quercia, faggio, frassino, noce e acero.
Il parquet non solo è disponibile in numerosi modelli, ma ha anche un’ottima resistenza. Se è rovinato, la superficie può essere levigata.
5. Sughero
I pavimenti in sughero sono molto flessibili e ideali per chi ama camminare a piedi nudi in casa poiché non sono mai freddi. Tuttavia, il sughero non è molto resistente all’abrasione: dopo un periodo di tempo relativamente breve si creano dei «percorsi di calpestio» e per questo motivo è meno adatto alle cucine, tradizionali o aperte, che vengono utilizzate più volte al giorno. Inoltre non è completamente impermeabile.
6. Linoleum
Il linoleum è un prodotto naturale sostenibile e biodegradabile a base di olio di lino, polvere di sughero, farina di legno e resina. È antiscivolo, molto elastico e quindi adatto a chi passa molto tempo in piedi in cucina. Il linoleum è ideale anche per chi soffre di allergie, è antibatterico, antistatico e ignifugo. Il linoleum è disponibile al metro o in un pratico design a incastro.
Molti non sanno che il linoleum è un prodotto a base di sostanze naturali. È resistente e ormai disponibile in modelli particolarmente alla moda.
7. Microcemento
Il microcemento è perfetto per un pavimento della cucina dal look industriale e moderno. È resistente, facile da pulire e disponibile in diverse varianti (opaco, satinato, lucido). Il materiale non ha giunzioni e può essere utilizzato anche per le pareti, il che può essere interessante dal punto di vista estetico soprattutto nelle cucine piccole.
I pavimenti in microcemento, l’ultima tendenza in termini di materiali, sono pratici e chic.